308. In cammino

Uno da giovane era stato un principe ufficiale della guardia. Quando la fidanzata gli aveva confessato che, prima di conoscerlo, era stata l’amante dello zar, lui si era offeso e aveva abbandonato tutto e tutti, si era fatto monaco, era diventato eremita, si era tagliato un dito con un’accetta (per resistere alle tentazioni), aveva iniziato a fare miracoli, poi, ultrasessantenne, aveva concupito una giovane ragazza un po’ ritardata e, avvilito per il proprio comportamento, era fuggito dal suo eremo e si era messo in cammino con una camicia da contadino e lo zaino in spalla.

Lev Tolstoj, Padre Sergij, trad. di Laura Salmon, Milano, Garzanti 2017 [1911]