C’era uno che aveva regalato un libro alla sua amata. A lei non era piaciuto e allora lui, dispiaciuto, le aveva scritto: ‘Non sono d’accordo con voi, Varen’ka. Forse l’avete letto senza sentimento o non eravate dell’umore giusto, vi eravate arrabbiata per qualcosa o vi era capitato qualcosa di spiacevole. Leggetelo con sentimento, quando siete allegra e soddisfatta e vi trovate in una piacevole condizione di spirito, ecco, per esempio, quando avete in bocca una caramella, ecco, leggetelo allora’.
Fëodor Dostoevskij, Povera gente, trad. di Ebe Perego, Milano, Rizzoli 2004 [1846]
dal Repertorio dei matti della letteratura russa, a cura di Paolo Nori,
Milano, Salani 2021