Caterina Ferraresi legge il matto 383. Il potere
Uno era Stalin e ascoltava una canzone, Vola, rondine nera, seduto, la testa appoggiata a una mano, la pipa spenta, dopo un banchetto prodigioso dato in suo onore dai segretari dei Comitati distrettuali della Georgia occidentale. Con dolcezza sentiva il suo animo liberarsi dai pesi della sua eterna vigilanza. Vola, rondine nera, e ragionava così: ‘Pensano che il potere sia il miele’ ragionava, ‘il potere è l’impossibilità di voler bene a chiunque, perché l’uomo può passare la propria vita senza amare nessuno, ma diventa infelice quando sa che non gli è permesso di amare nessuno’. Così ragionava, e intanto tirava la pipa spenta aspettando che qualcuno gli porgesse i fiammiferi.
Fazil’ Iskander, Sandro di Čegem, trad. di Ljiljana Avirovic, Torino, Einaudi 1998 [1973]