Lisa Vozza legge il matto 363. Temperatura costante
Uno si recava due volte la settimana in un istituto dove, in una sala rotonda dove c’era una temperatura costante di cinque gradi sotto zero, con le calosce, il cappello coi paraorecchie e la sciarpa, espirando un vapore bianco, teneva a otto studenti delle lezioni sui rettili della fascia torrida.
Michail Bulgakov, Uova fatali, trad. di Manuela Guercetti, Milano, Garzanti 1990 [1925]”